Immagina che crolli un grande edificio. Alcune stanze sono distrutte, altre intatte. E lo spazio? È stato distrutto o è rimasto intatto? È solo la struttura che ha sofferto, e la gente che è stata colta lì dentro. Ma niente è accaduto allo spazio in sé. Analogamente, nulla accade alla vita quando le forme crollano e i nomi si disperdono. Soltanto quando la mente non coltiva la memoria, quando non cerca di essere dalla parte del giusto per farne un mezzo di resistenza, c’è libertà, e in questa libertà sopraggiunge la realtà, il cui stato di beatitudine va esperito" |