VERSO L'ASSOLUTO
QABBALAH EBRAICA E MISTICA CRISTIANA con Gianfranco Bertagni e Roberto Portale Mistica cristiana e Qabbalah ebraica partecipano entrambe allo stesso duplice fine: da una parte dire l'indicibile, compiere cioè quell'impresa inaudita di esprimere l'invisibile; dall'altra indicare la via di risalita a quell'invisibile da parte dell'uomo. Una risalita che non è un condursi dell'uomo da se stesso verso altro da sé, ma soprattutto dal falso se stesso verso il più intimo sé. Allora la natura terrestre dell'essere umano si rivela essere abitazione di quella natura divina che in essa nascostamente agisce. L'essere umano è allora chiamato a ciò che è stata definita divinizzazione o anche deificazione: la sua terrestrità si tramuta così alchemicamente nella sua originaria natura celeste. Natura celeste di cui tutta la realtà partecipa: sia la mistica cristiana e che la qabbalah rintracciano quella relazione stretta cioè che intercorre tra piano umano, cosmico e divino (relazione che è stata chiamata cosmoteandrica). E da questa base queste due vie sviluppano una visione della spiritualità come esperienza integrale della realtà (e non di una realtà modificata, come spesso la si intende) e come vita totale dell’essere umano (e non come stato di eccezione nell’uomo). Una pratica interiore che è pura esperienza di pieno amore e ineffabilità della verità che sempre ci supera e che nel silenzio ha il suo vero nome. 1. La teoria cabalistica del linguaggio (da Babele a Pentecoste). 2. L’Albero della Vita (Etz Chaìm) e le Sephirot (modelli di realtà) 3. Le Lettere ebraiche e la Creazione (le linee di forza creative dello Spirito) 4. I Nomi di Dio (percezione creativa) 5. La natura della Torah e la Tradizione orale (Qabbalah e Testi Sacri) 6. Avraham Abulafia e la Qabbalah estatica (Profezia e Rivelazione) 7. Il segreto del Nome (Qabbalah e Filosofia). 8. Metodi di interpretazione: i 4 livelli di lettura del PaRDeS, Ghematria, Notarika, Temurah (Qabbalah e Semiotica). 9. Il Sepher Yetzirah e i 32 sentieri della Sapienza. 10. La natura della Realtà (Metziùt). 1. Origine del termine "mistica" nel Cristianesimo e sua etimologia. 2. Il suo concetto di divinità (theótes) e la teologia “negativa” (Dionigi Areopagita) 3. Il rapporto tra Mens-Spiritus e Verbum (Agostino) 4. La generazione del Logos divino nell'anima umana (tra i Vangeli, e Origene) 5. La visione unitaria di tutta la realtà (Scoto Eriugena e Jan Ruysbroeck). 6. Lasciare agire Dio è smettere di pensarlo (Angelo Silesio e la mistica "atea”) 7. L'idea errata della mistica come eccezionalità e l'idea corretta di essa come esperienza della Realtà piena. 8. Le notti dell'anima, il distacco e l'amore (Giovanni della Croce). 10. Dalla dualità anima-Dio all'unità per partecipazione. 11. I quattro gradi della preghiera (Teresa d'Avila) 12. Il fluire dell'anima nella vita divina (Meister Eckhart). 13. Il Nulla dell'anima e il Nulla di Dio (Miguel de Molinos) 14. La divina ignoranza e la vita contemplativa (La nube della non-conoscenza). Domenica 16 Febbraio 2020 Ore 10.30 – 17.30 COSTO 80 euro INFO [email protected] 347 307 11 18 Dove?
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