Seminario QABBALAH
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La registrazione dal vivo del seminario on line di più di quattro ore e mezza composta dai video delle 3 lezioni, 3 files mp3 del solo audio del seminario e il materiale di supporto alle lezioni in pdf.
Puoi ascoltare le lezioni sul tuo computer, tablet o lettore mp3 a casa, o nel tuo tempo libero.
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Partendo dall’etimologia del termine qabbalah, consideriamo il rapporto tra tradizione orale e tradizione scritta, tra la sua origine mitica orale nella più remota antichità e quella documentabile nell’epoca medievale.
Poi il tema dell’inconoscibilità dell’En Sof (l’Infinito, l’elemento più alto della Divinità) e il suo rapporto con la Creazione. La Volontà divina, il Pensiero divino, il Nulla (Ayin) e le tre luci (zahzahot) che producono un dinamismo all’interno della sfera divina. Le 10 sephirot e le loro diverse interpretazioni: le sephirot come emanazioni dell’En Sof, come suoi attributi, suoi poteri ed epiteti. Le diverse relazioni tra Dio e le sephirot. Ordine e nome delle sephirot, loro raffigurazioni e caratteristiche. Il rapporto tra le sephirot e il corpo umano. Il visibile e l’invisibile: ovvero i tre regni dell’intelletto, dell’anima e della natura, la divisione tra regno celato e regno rivelato. Gli strumenti per avvicinarsi al regno delle sephirot. I 4 mondi: il mondo dell’emanazione (Asilut), il mondo della creazione (Beri’ah), il mondo della formazione (Yesirah), il mondo della realizzazione (‘asiyyah). La rottura dei canali (Shevirat ha-Zinnorot) e il problema del male: le varie soluzioni proposte nella mistica ebraica. La psicologia e l’antropologia: l’uomo come microcosmo, la sua missione di restaurazione del mondo superiore (tikkun), il peccato originale, il libero arbitrio, la funzione del bene nel mondo, le diverse parti dell’anima (nefesh, ru’ah, neshamah), la preesistenza delle anime, il principio di individualità (zelem), il destino dell’anima dopo la morte, la trasmigrazione (Gilgul). L’importanza della Torah nella qabbalah: corrispondenza tra creazione e rivelazione, la Legge come nome mistico di Dio, la Torah come organismo vivente, la potenza delle lettere. Pratiche meditative e contemplative. Il primo capitolo di Ezechiele come archetipo di indagine delle pratiche di concentrazione e le tecniche di Abraham Abulafia. La Kavvanà (concentrazione, devozione), l’hitbonenuth (comprensione di sé) e l’hitbodeduth (isolamento in sé). La devekut: il ricordo costante di Dio. Le meditazioni delle combinazioni delle lettere del Tetragramma divino. |
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