Seminario sullo ZEN

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Lo zen è una scuola giapponese che nasce all’interno della storia del buddhismo, ma che è venuta ad assumere un’autonomia e un’identità tali da differenziarsi non poco dal messaggio originario del Buddha. Lo zen è, più di tutti gli altri indirizzi buddhisti, la Via che punta direttamente al centro dell'uomo, al suo stato di buddhità sempre presente. Si presenta, senza mezzi termini, come l'apice dell'esperienza spirituale.

Una via al di là dei maestri e delle scritture, un indirizzarsi immediato alla visione del cuore delle cose, eternamente illuminato, nel quale realtà e splendore originario coincidono. Un insegnamento che vuole andare al di là di qualsiasi insegnamento dogmatico, religioso, filosofico.

Si introducono come inizio gli elementi principali del buddhismo mahāyāna, da cui lo zen prende avvio. Si espongono gli elementi principali del pensiero diNāgārjuna e della scuola Mādhyamika che da lui prende origine e della scuolaVijñānavāda: in queste correnti che stanno all’origine del mahāyāna troveremo alcuni temi che lo zen farà propri, sviluppandoli ulteriormente.
Si presentano tre sutra mahāyāna che hanno avuto una importanza capitale nella costituzione del pensiero zen: il Vimalakīrtinirdeśasūtra, il Laṅkāvatārasūtra e soprattutto il cosiddetto Sutra del Diamante.
Poi vengono descrite le 4 caratteristiche tradizionali dello zen, per poi presentare la sua origine mitica, con il suo fondatore e primo patriarca, Bodhidharma, e il suo approccio, fino ad arrivare al sesto patriarca, Huìnéng e la sua visione rivoluzionaria rispetto allo zen precedente, e la conseguente divisione tra i cosiddetti Zen del Sud (con il suo approccio peculiare di illuminazione improvvisa: tongo) e Zen del Nord (con il suo approccio contrario di illuminazione graduale: zengo).
Successivamente si espongono i centri focali di tutta la riflessione zen: la Natura del Buddha (busshō), il vuoto (mu, śūnyatā), l'esperienza della visione profonda dellanostra autentica natura (kenshō, satori), il rapporto tra dualismo e illuminazione.
Per poi arrivare all’esposizione delle differenze e affinità tra le due scuole tuttora presenti nello zen odierno: la Scuola Sōtō (con il suo approccio cosiddetto mokushō-zen) e la Scuola Rinzai (e il suo approccio cosiddetto kanna-zen), soffermandoci soprattutto sui loro “strumenti” per antonomasia, cioè lo studio dei Kōan e la mediazione (zazen).
Si conclude quindi in ultimo con l'analisi e la classificazione del kōan da una parte e con la presentazione dei metodi propri della meditazione zen.

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